giovedì 14 giugno 2012

Mi presento

Ciao a tutti, il mio nome è Claudia e ho 24 anni.
Ho diverse passioni tra cui la creazione di bigiotteria utilizzando diversi materiali tra cui le paste polimeriche; facendo un passo indietro ho iniziato a coltivare la mia passione circa 8 anni fa quando utilizzavo semplici perline collezionate grazie ad un periodico a cui mi ero abbonata.
Con il tempo la mia passione è avanzata e ho scoperto il meraviglioso mondo delle paste sintetiche all'incirca 2 anni fa ho deciso di provare queste fantastiche paste.

Cosa sono le paste sintetiche?
Non sono altro che delle paste modellabili per intenderci come il pongo con la differenza che sono termoindurenti ossia cotte in un forno a delle temperature precise i lavori induriscono restando poi resistenti agli urti e in alcuni casi anche elastici essendo un derivato paragonabile al pvc.
In commercio esistono diversi marchi, probabilmente in Italia il più noto è il Fimo commercializzato dalla Steadler per conto della Eberhard Faber.
Io cominciai proprio con i famosi panetti di Fimo Soft (esistono diversi tipi di panetti che possono essere classificati tra Classic, Soft, Effect ognuno di essi con diverse caratteristiche).
Ogni panetto è di 56g salvo per i formati scorta che sono da 350g ed in genere si trovano solo i colori basici quali bianco, nero e i primari ossia giallo, rosso e blu.
Io cominciai prendendo i colori primari più del bianco e del nero, per comodità economica in quanto il prezzo varia da 1.70€ al panetto fino a un massimo di circa 2.50€ (personalmente dopo il mio primo acquisto successivamente ho scelto di procurarmi la pasta attraverso degli ottimi siti internet)
Su internet sono reperibili tantissimi accessori utili per la lavorazione della pasta, è vero che questo dovrebbe essere un passatempo, però per le più volenterose che portano avanti questa passione magari riuscendo ad effettuare qualche vendita (ci sono persone che sono riuscite a farne un lavoro) dai mattarelli ai taglia pasta, fino a polveri, vernici lucidanti, foglie oro e argento, pigmenti ecc.
Ogni marchio ha i suoi accessori personalizzati ma questo non vuol dire che non si possano usare la pasta di un marchio e gli accessori di un'altro e sopratutto nei primi tempi l'ingegno è tutto, ad esempio spesso sono stati utili stuzzicadenti, formine tagliapasta per biscotti e simili, è da ricordare che in questo campo la fantasia e la manualità la fanno da padrona.
Come accennato prima esistono differenti marchi di paste sintetiche, alcune sono termoindurenti altre si asciugano all'aria e restano flessibili, tutte hanno comunque lo stesso scopo, essere uno svago o un'hobby per la creazione di oggettistica, bigiotteria e tutto ciò che la fantasia ci porta a creare, i marchi più noti come detto in precedenza sono il Fimo, Cernit, Sculpey e Premo, Kato PolyClay, Pardo ecc queste almeno per quanto riguarda le termoindurenti, mentre per quelle che asciugano all'aria c'è una gamma di Fimo e altre paste che arrivano dal Giappone che prende il nome di Fuwa Fuwa.
Le paste termoindurenti cuociono mediamente a circa 110°C per 30 minuti, la temperatura e il tempo di cottura variano comunque in base al marchio acquistato e in base alla grandezza e spessore degli oggetti io comunque in genere lascio sempre rispettare i tempi di cottura, al massimo gli oggetti spessi li lascio nel forno fino a raffreddamento dopo averlo spento, che sarebbe buona norma per evitare sbalzi termici e dunque crepe antiestestiche. Sulla cottura è importante sapere che è preferibile impiegare un forno elettrico in quanto mantiene più stabile la temperatura di cottura diversamente da quelli a gas, è importate infatti che la pasta non bruci poichè i fumi sprigionati sono tossici! ATTENZIONE questo non vuol dire che la pasta sia tossica, certo DEVE essere tenuta lontana dai bambini, non è un giocattolo per i più piccoli, potete tranquillamente utilizzare il forno di cucina per limitate cotture, mentre se farete tantissime infornate sarà meglio che vi procuriate un fornetto apposito piccolo che abbia un timer e termostato che rispecchino le linee generali di cottura delle paste sopra elencate.

Per quanto riguarda gli strumenti per la lavorazione come detto in precedenza basta un pò di fantasia se non si vuole spendere, mentre per quanto riguarda la disponibilità di ulteriore materiale esistono davvero tantissimi elementi che vengono impiegati dalle creatrici per rendere i lavori più reali o più ricchi di dettagli, può essere un esempio la polvere di gesso bianco per creare l'effetto farina del pane, oppure polvere di perline di vetro frantumate per creare l'effetto di granella di zucchero, le possibilità sono davvero tante, la scelta resta poi a chi crea, alla sua disponibilità economica e anche al tipo di creazioni che predilige effettuare.

Che dire, questa è una premessa di ciò che faccio con tanto di spiegazione per chi volesse affacciarsi in questo meraviglioso mondo, spero di non avervi annoiato.

Dimenticavo, prima di lasciarvi vi mostro una foto con alcuni dei miei panetti per vedere anche come sono :) buona visione!



Claudia

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